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Il Trabucco

le armi antiche il trabucco

trabucco francese da 300 mm 1680-1700

I trabucchi sfruttavano la forza di gravità mediante il sollevamento di pesi che ricadendo agivano su di un lungo braccio di leva e proiettavano grandi pietre. Gli annali di Genova riportano che nel 1300 durante l'assedio di Cipro vennero lanciate pietre di 6 quintali; peso non inverosimile visto che normalmente venivano lanciate carogne di cavalli. Con pietre più piccole non erano inusuali gittate di 400-500 metri.
La precisione di questi strumenti era notevole ed erano indispensabili nelle operazioni di assedio perché consentivano di sfondare mura e di colpire il nemico a distanza. Oltre a pietre vi erano già delle specie di "cartocci a mitraglia" formati da qualche decina di pietre della dimensione di un melone, tenute assieme da creta. La catapulta veniva poi usata per lanciare oggetti di vario genere (carogne di cavalli, cadaveri, involucri incendiari) o persino terra per riempire da lontano i fossati del nemico.
Ancora nel 1594 Guglielmo di Nassau scriveva al padre "le nostre artiglierie non sono proprio migliori delle catapulte di una volta!"

La polvere da sparo rappresentò all'inizio solo una nuova e mal governabile forza che venne impiegata per lanciare i proiettili già noti: frecce e palle di pietra o di marmo.
Ben presto vennero impiegate palle di piombo e già nel 1326 viene citato l'uso di palle di ferro (e quindi fuse) a Firenze. Le palle di metallo erano molto costose e le palle di marmo per mortaio verranno usate ancora nel 1800.