• +39 328 3612460
  • info@vascellistorici.it
Progettazione, Consulenza, Vendita, Riparazione Vascelli Storici

La Navigazione

All'epoca delle Repubbliche marinare la ripresa dei commerci sulle lunghe distanze e l'espansione europea verso l'oriente, con le crociate, comportò non solo vantaggi economici ma costituì anche un forte stimolo per lo sviluppo dell'arte della navigazione.Alcune importanti innovazioni come la bussola (XIII secolo) e l'introduzione delle carte nautiche, o portolani, consentirono la navigazione notturna o con scarsa visibilità. La bussola è uno strumento attribuito agli amalfitani, dotato di un'ago magnetico che consente di stabilire in modo approssimativo la direzione del nord. Le carte-portolano, di origine araba e perfezionate in Italia, rappresentavano essenzialmente il profilo delle coste, indicando con precisione i porti, gli approdi, i sistemi delle rose dei venti. A queste si aggiunsero nuovi accorgimenti tecnici: la vela latina e il timone dritto di poppa. La prima era una vela triangolare fissata alle alberature, che permise alle imbarcazioni di bordeggiare le coste. Il secondo rendeva la navigazione molto più precisa e permetteva una virata più facile. Nel mediterraneo prevalevano due tipi di nave:la galea o galera, e la cocca. La scelta tra via di terra e via di mare veniva spesso determinata da questioni di sicurezza non solo per le comunicazioni con l'Europa ma anche con l'Oriente. Quando si intensificò la pirateria aumentò la preferenza per le vie di terra e viceversa. Si diffusero e perfezionarono così le assicurazioni marittime, e le polizze aumentarono. In genere le navi venivano lasciate a riposo durante l'inverno. Per poter ridurre al minimo i rischi della navigazione e meglio affrontare le insidie della pirateria, venivano organizzate spedizioni per mare dette "mude", che raggruppavano convogli di otto-dieci navi.In genere partivano in primavera e in autunno.Alla navigazione marittima era integrato il sistema delle vie fluviali, che in area padana permetteva di collegare gli antichi centri alle vie consolari con la grande arteria del Po e tramite questa con il mare Adriatico ed i suoi porti. Porti fluviali come Cremona, Mantova, Verona e Piacenza divennero quindi importanti centri di scambi commerciali.